Tre idee per la Subalpina

Mi sono candidato alle prossime elezioni sindacali della Stampa Subalpina, nella lista Insieme per la Subalpina, guidata da Stefano Tallia, segretario uscente. Si voterà il 29 (ore 10-19) e il 30 novembre (ore 9-14) in Piemonte, presso tutte le sedi provinciali. Maggiori informazioni si trovano qui. Io sono candidato tra i collaboratori, perciò, se siete…Read more Tre idee per la Subalpina

Cos’è l’ufficio stampa 2.0

Parlando di ufficio stampa 2.0 facciamo naturalmente una forzatura, dato che, nei fatti, esso non esiste. E non esiste nella misura in cui non esiste nemmeno l’ufficio stampa 1.0. La definizione ci serve invece per descrivere una mentalità che sta soppiantando un vecchio modo di svolgere questo lavoro e che intercetta, prima dei giornali, il…Read more Cos’è l’ufficio stampa 2.0

Se il giornalismo lavora per approssimazione cosa resta delle notizie?

La professione giornalistica si svolge in tempi e dimensioni limitati. Il giornalista è spesso costretto a raccontare una storia complessa in un minuto e mezzo, oppure in trenta secondi, o magari in dieci o venti righe. Inevitabile dover tagliare qualcosa, anzi molto, e scegliere accuratamente che cosa lasciar fuori e cosa no. Hemingway diceva: «L’arte…Read more Se il giornalismo lavora per approssimazione cosa resta delle notizie?

Grazie al web, il giornalismo è ora ciò che fai, non ciò che sei

Il fatto che sia più difficile che mai qualificarsi come “giornalista” potrebbe generare confusione nel panorama mediatico, e creare problemi a giornalisti professionisti e organi di informazione, ma sul lungo periodo ne potremmo giovare. Traduzione dell'articolo pubblicato da Mathew Ingram su Paid Content C’è stato un grande dibattito intorno alla questione su chi si qualifica…Read more Grazie al web, il giornalismo è ora ciò che fai, non ciò che sei

Cosa è cambiato nei media dopo la Maratona di Boston

Dall'articolo originale pubblicato su The Daily Barometer, un ragionamento sul cambiamento dei media, soprattutto con l'avvento di Twitter, che gradualmente stiamo imparando (noi utenti) a utilizzare con criterio. Ora, sempre più, si è in grado di smascherare in fretta una bufala prima che si diffonda a macchia d'olio. Un monito per i giornali: «Adattatevi o…Read more Cosa è cambiato nei media dopo la Maratona di Boston

Esercizi di giornalismo

Dando un’occhiata alle parole chiave che conducono a questo blog, ho notato una insolita richiesta di “esercizi di giornalismo”. Non so bene da che cosa scaturisca questa necessità, ma voglio provare a spiegare il senso della rubrica che attira questi contatti e che attualmente è la più letta: Esercizi di giornalismo su Google. Attraverso il…Read more Esercizi di giornalismo

Il web come ancora di salvezza, occhio però

Back to the Journalism -  La dura vita di un giornalista che per continuare a fare il giornalista deve fare un altro mestiere Inauguro questa piccola rubrica spendendo prima due parole sul suo senso. Sebbene la descrizione già chiarisca molto, è utile precisare che in un periodo come quello che stiamo passando, il giornalismo rischia…Read more Il web come ancora di salvezza, occhio però

Sapersi reinventare nel giornalismo è necessario

La crisi dei giornali miete sempre più vittime. Una delle ultime notizie riguarda il gruppo Rcs, che pubblica due tra i quotidiani più importanti del paese: La Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera. Si parla di 800 esuberi tra tutti i comparti produttivi, per non parlare del paventato cambio di sede, che porterebbe…Read more Sapersi reinventare nel giornalismo è necessario

New media: dal pubblico nasceranno i giornalisti

I recenti avvenimenti sul web hanno messo in luce ancora una volta l’ampia spaccatura tra giornalisti e pubblico. Sul discorso affrontato nel mio post precedente, ho trovato qui una buona tesi che chiarisce bene come stiano le cose. Attualmente il pubblico è più competente dei giornalisti. Il motivo è forse il seguente: il pubblico utilizza…Read more New media: dal pubblico nasceranno i giornalisti

The Slow Writing Manifesto: se la velocità, utilizzata male, diventa un problema

Non amo fare le pulci ai colleghi, né mi va genio l’idea di schierarmi con la maggioranza del web che ha accolto con freddezza l’esordio dell’edizione italiana dell’Huffington Post. Non tanto per il coro di lamentele, quanto perché si tratta della maggioranza (sono un terribile anticonformista, a volte ciecamente aprioristico). Tralasciando la polemica sui contributi…Read more The Slow Writing Manifesto: se la velocità, utilizzata male, diventa un problema

Se il content marketing finanzia il giornalismo

Un argomento ancora sottovalutato, almeno in Italia, è la differenza tra il giornalismo e il cosiddetto brand journalism, la pubblicazione di articoli redazionali che sostuiscono gli annunci pubblicitari. Questa pratica è detta del content marketing e sembra piuttosto redditizia soprattutto per gli editori, ma anche per i giornalisti che vi lavorano. Può sostituirsi al giornalismo?…Read more Se il content marketing finanzia il giornalismo

Da Twitter al debunking, alcune riflessioni sul giornalismo

Ci sono delle considerazioni da fare sul giornalismo in evoluzione grazie a Twitter. E non dico “social network” ma dico proprio Twitter perché le caratteristiche del mezzo ben si prestano a utilizzi prettamente giornalistici. La velocità di diffusione e la brevità richiesta per ogni tweet fanno pensare ai lanci di agenzia. Facile che si sviluppino…Read more Da Twitter al debunking, alcune riflessioni sul giornalismo